
Il mio nome è Ceschin. Alberto Ceschin.
Dopo una dozzina di anni di carriera, mi sono deciso e mi son fatto il biglietto da visita. È incredibile a pensarci come in un’epoca quasi totalmente digitalizzata, il bigliettino di carta sopravviva e sia ancora utile, ma in effetti è così.
Sarà che è parte di un rito di presentazione consolidato, o che siamo talmente legati alla fisicità delle cose da dover avere ancora pezzettini di carta, ma il biglietto da visita resiste. E me ne chiedono anche tanti. Va bè, comunque fa sempre piacere stamparsi il proprio nome da qualche parte, anche solo per quel pizzico di narcisismo che serve a darsi un ruolo e una professionalità.